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"Oh gran bontà dei cavalieri antiqui.. " Guicciardini vs Machiavelli

Per Machiavelli il BENE è la dedizione assoluta all’interesse della collettività e della patria. Quindi sono pochi quelli che operano per il bene e gli uomini sono istintivamente portati al male. Quindi Machiavelli esprime un pessimismo sulla natura dell’uomo. Per Guicciardini il BENE è il conseguimento della felicità (l’interesse personale) senza danneggiare gli interessi degli altri. Quindi sono tanti quelli che operano il bene, poiché gli uomini sono istintivamente portati al bene.  La natura umana è però troppo fragile e non sempre l'interesse personale lascia.  In Machiavelli c’è un tentativo di sintesi, cioè di ricondurre il particolare ad una teoria generale che possa spiegare la realtà e costituire modello. La STORIA può essere davvero maestra di vita (o la fiducia nell'utilità degli exempla del Principe è conseguenza solo del genere letterario del trattato  pedagogico?   In Guicciardini prevale l’analisi, cioè la constatazione che ogni event...

Manifesto tecnico del Futurismo

FUTURISMO M A P P A  C O N C E T T U A L E Altro che decadaentisti, veristi, crepuscolari, altro che scapigliati, che almeno il nome se lo sono dato da soli, ma solo quello. I Futuristi sono il primo movimento che si dà un programma preventivo (vedi il Manifesto del Futurismo di FTM del 1909) Nonostante i Futuristi abbiano scritto riguardo a moltissimi campi del sapere, esso è nato come scuola letteraria Parole in Libertà Fin dall’inizio, gli scrittori futuristi hanno sperimentato utilizzando i cosiddetti versi liberi e trattando di innovazioni tecnologiche e progresso. Marinetti propone di rivoluzionare non solo il contenuto ma anche lo stile. Ha chiamato questa nuova letteratura “parole in libertà”. (vedi il Manifesto tecnico della letteratura futurista di FTM, 1912) Scrivere parole in libertà significa distruggere la sintassi, utilizzare verbi all’infinito, abolire aggettivi e avverbi, sopprimere la punteggiatura e impiegare simboli matematici e musical...

Caratteri della poesia del Novecento

Per i Simbolisti a partire da Baudelaire la poesia è fatta di immagini ed evocazioni, tesa a scoprire le corrispondenze e i rimandi ( Uso di analogia e similitudine e in generale dei traslati o tropi) Mata Zambrono “filosofia e poesia”  Altra caratteristica la ricerca esasperata della forma ( avantesti di Ungaretti.) Lotman e i formalisti russi Sguazzano in questa belletta. Vedi posta commistione poesia prosa (linea lombarda anni 60 Loi, Erba, Giudici) Frequenti forestierismi e recuperi depialettali ( molti poeti sono traduttori: Unga, Caproni, Montale, Luzi) Ironia e autoironia Rare misure regolari Poche rime e strane Ricorre il parallelismo Prevale il frammento ( si guarda al pezzetto, non al testo complessivo) Alternanza detto/non detto (gli spazi bianchi dicono tanto) Sinestesie Tecnicismi specialmente nell’ambito lessicale (termini tecnici, scientifici, botanici etc...) Conglomerati lessicali figli del Futurismo  Parole singolari al plurale  Si sop...

Una lezione di meno - un ripasso in più

Bisogna sempre essere ubriachi Invito al viaggio (canzone)  -  Invito al viaggio (LIVE) Corrispondenze (trad. ttilio Bertolucci)   scarica l'analisi del testo di "Corrispondenze" Togliamoci un dente  Anzi due per dopo Natale studiatevi il quadro storico del Decadentismo insieme alla professoressa Philippa Ferro (prendete appunti)

I Malavoglia

Verga

www.raiplay.it I grandi della letteratura--- Giovanni-Verga C'è Catania nella puntata de "I grandi della letteratura italiana" che Rai Cultura dedica a Giovanni Verga. A raccontare di Verga, insieme a Edoardo Camurri, i critici Piero Boitani, Giulio Ferroni e la scrittrice Dacia Maraini. Le riprese catanesi hanno interessato il centro storico, anche con ambientazioni come il Teatro Massimo Bellini e l'Archivio Storico Comunale, per spiegare le complesse scelte di rappresentazione e teatralizzazione di volta in volta compiute dallo scrittore siciliano. La macchina da presa si è spinta sino all'Aci Trezza dei Malavoglia, con i suoi faraglioni, e alla rocca di Aci Castello. https://img2.juzaphoto.com/001/shared_files/uploads/1123585_m.jpg

Voci dal XIV Convegno Internazionale Leopardiano

Report del primo giorno del XIV Convegno Internazionale Leopardiano , che si tiene a Recanati ogni quattro anni e che dal 1964 raccoglie a Recanati i massimi studiosi di Leopardi.  La prima giornata, dedicata al Leopardi filosofo, è stata presieduta da Luigi Blasucci e da Aberto Folin. Questa è la sintesi degli interventi. Vogliate perdonare la forma ancora abbozzata. Vi invito a leggere gli atti del Convegno, peccato che dovrete aspettare ancora un annetto. Il primo a parlere è stato Umberto Piersanti nuovo direttore del Centro Mondiale della Poesia e della Cultura di Recanati.  Umberto Piersanti - Prolusione Recanati è l'unica città italiana dove si viene per un poeta. Non per la cultura, per l'arte, per il paesaggio. Si viene per Leopardi in quanto Leopardi. Giacomo, lo dice un recente sondaggio è il personaggio più amato dai marchigiani, davanti anche a Valentino (Rossi). Raffaello è ottavo. Leopardi è l'idea della poesia in sé. Dante è anche più che...

Che cos'è la bellezza?

Guardate questa bella trasmissione (a parte le letture della Miglietta) e appuntate quello che vi ha colpito di più. Mercoledì ne riparliamo in classe. GIACOMO LEOPARDI 1818-1819 intorno ai vent'anni: dall'erudizione al Bello Giacomo, da prodigio di erudizione diventa poeta. Scopre il bello e crede che nei sogni risiede l'ultimo pezzo di felicità, perché prima o poi il VERO arriva e il VERO è BRUTTO la vita è uno scontro tra verità e illusione Intorno a questo tema riflette in quello strano libro che Giacomo chiama Zibaldone. in queste pagine troviamo tante riflessioni sul  vero, le illusioni, su ciò che è piacevole la felicità è la fine del dolore LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA la felicità è l'attesa del piacere IL SABATO DEL VILLAGGIO la felicità è l'inconnu L'INFINITO 1819-1822 Monaldo è un uomo perbene che protegge il figlio malaticcio, ma il il figlio, come un uccel di gabbia, quando trova la porta aperta vola via. e qu...

Contenuti essenziali: i romanzi

I primi tre sono della prima metà del Novecento e saranno oggetto di interrogazione anche all'Esame di Stato. Tutti devono leggerli integralmente. A volte dovrete superare in primi 4-5 capitoli prima che inizino a piacervi, perché dovrete orientarvi con i nomi. Sono però romanzi molto belli e leggerli vi darà grande soddisfazione  I Malavoglia di G. Verga Il fu Mattia Pascal  di L. Pirandello La coscienza di Zeno di Italo Svevo La seconda selezione è frutto di una mia scelta. il quarto romanzo rientra nella memorialistica di guerra. Emilio Lussu scrive della I Guerra Mondiale, mario Rigoni Stern della II      4. Un anno sull'Altipiano (Lussu) | Il sergente della neve (o un altro di Mario Rigoni Stern) Con la terza selezione siamo nella seconda metà del secolo. Se non il romanzo Una vita violenta  lo scrittore P. P. Pasolini e il ritorno del realismo nel dopoguerra sarà parte del programma di Quinta. In entrambi i casi, sia il li...