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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Colloqui Fiorentini Orari e spostamenti

Per spostarsi dal Centro al Mandela Forum il sistema più pratico è la bicicletta. sentite i vostri genitori e fatevi autorizzare a usare il bike sharing della città.  Basta scaricare l'app. mobike  ANDATA 12:45 Ancona > 17:24 Firenze S. M. Novella | 23,30 € |  4h 39' | Cambi: 2 (Treno Regionale Veloce 2132 > Treno Regionale 658 > TrenoRegionale 3069) 13:45 Ancona  >  17:26 Firenze S. M. Novella | 21,30 € |  4h 26' | Cambi: 1 (Regionale 12012 > Treno Regionale 11540 > Treno Regionale 21480)  12:25 Ancona  > 15:39 Firenze S. M. Novella | 30,50 € | 3h 14' | Cambi: 1  (Treno Freccia bianca 8816 > Treno Freccia rossa 1000 9421) ----------------------------- RITORNO 12:21 Firenze Campo Di Marte  >  17:38 Ancona | 24,25 € | 5h 17' | Cambi: 1  (Treno Regionale Veloce 3157 > Treno Regionale Veloce 2324) [VIA FOLIGNO] 13:20 Firenze S. M. Novella  >   17:16 Ancona | 34,40 € | 3h 56' | Cambi: 1 (Treno Frecciaross

Bisogna sempre criar co le femine (C. Goldoni: i rusteghi e altro)

Consideriamo testo del "programma", quello da conoscere, insomma, perché oggetto di verifica orale i "Rusteghi", uno dei capolavori indiscutibili di Carlo Goldoni.  Dai i  Rusteghi  impariamo tante cose: la nascita del teatro borghese a Venezia, la prima città dotata di un'ampia classe borghese, l'importanza del carnevale. Sentiamo suonare la lingua venexiana, in un periodo in cui, sebbene nello Stivale le lingua letteraria sia da secoli il fiorentino, tuttavia la divisione politica rende perfettamente legittima la scrittura in volgare locale.  Vediamo rappresentata nei  Rusteghi  (in scena per la prima volta al teatro di San Luca alla fine del Carnevale del 1760) come delle migliori pièce goldoniane la nostra natura in modo bonario ma impietoso. I "rusteghi" spiega Goldoni nelle sue  Mémoires  sono «uomini di rigida maniera ed insociabili, seguaci degli usi antichi, e nemici terribili delle mode, del divertimento e delle conversazioni del secol

dalle Memorie di Goldoni: le stroncature di Gozzi e dei rettori del Gihisleri

Sul soggiorno a Pavia (dalle  Memoires ) Nella sua autobiografia, Carlo Goldoni, che fu certamente il più illustre alunno del Ghislieri nei primi due secoli della sua storia, rievoca con una prosa divertita e brillante gli anni trascorsi a Pavia (1723-1725). Goldoni non completò gli studi in tale sede, in quanto venne espulso dal Collegio e costretto a lasciare precipitosamente la città sulle sponde del Ticino, per aver composto una satira oltraggiosa nei confronti di fanciulle pavesi. In questo Collegio eravamo ben nutriti e alloggiati benissimo, avevamo la libertà di uscire per andare all’Università e noi andavamo dappertutto. L’ordine era di uscire a due a due e di rientrare allo stesso modo, ma noi ci lasciavamo alla prima svolta di strada dandoci appuntamento per rientrare. Anche se rientravamo soli, il portiere intascava la mancia e non ne faceva parola (...) Goldoni non ebbe in vita il riconoscimento che meritava. nemmeno subito dopo la morte. Ci vollero due

Era l'ora che volge il desìo ai navicanti

Il “Te lucis ante” è un’inno religioso, scritto secondo la tradizione da sant’Ambrogio e fatto proprio dagli ordini monastici, che viene recitato poco prima del riposo notturno, affinché il Creatore preservi il corpo e lo spirito umano dagli influssi e dalle tentazioni del maligno. Nella “Comedia” dantesca (Purg. VIII, 13), è intonato all’unisono dai penitenti della valletta fiorita , i principi negligenti , dopo aver recitato il canto liturgico “Salve, Regina”. Te lucis ante terminum Rerum Creator poscimus, Ut pro tua clementia, Sis praesul et custodia. Procul recedant somnia, Et noctium phantasmata; Hostemque nostrum comprime, Ne polluantur corpora. Praesta, Pater piissime, Patrique compar Unice, Cum Spiritu Paraclito Regnans per omne saeculum. Amen. ‘d'argento alla biscia d'azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingolante un moro di carnagione' E' Tarantasio del Lago Gerundo