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Un anno sull'Altipiano

Potete se volete guardarvi il film, ma non vi rimarrebbe molto. I riassunti non sarò certo io a dovervi dire dove cercarli. Leggendoli non capireste niente e niente vi rimarrebbe. La lettura di un Anno sull'altipiano invece non può essere dimenticata.
Tutto quello che c'è scritto è accaduto veramente.
Vi consiglio di approfondire in rete alte e altre cose: chi è stato Emilio Lussu? Chi era Joyce Lussu? Chi progettava e perché quelle armature? L'esasperata disciplina? E quel fanatico generale Leone, è mai esistito? Dove e quando operava la brigata Sassari?

Ho fatto un gruppo su www.anobii.com. mi sembra un posto giusto per scambiarsi opinioni e ricavare informazioni. Questa c'è la lascia Marcello:

"Dopo quasi vent'anni dalla sua esperienza al fronte, come ripetutamente chiestogli da Salvemini, Lussu scrive le sue memorie della prima guerra mondiale. Lussu era un interventista democratico, e un ufficiale di complemento. Era quindi convinto della giustezza di quella guerra, e ne assumeva alcune responsabilità.

Il resoconto è però umanista: traspare il democratico nell'affetto con cui descrive i soldati semplici, a cui si oppone una serie di alti graduati disumani e in sostanza folli.Non è comunque, e non voleva essere, uno scritto pacifista (come non lo potrebbero essere i resoconti dei partigiani).È la testimonianza di quello che nella prefazione Mario Rigoni Stern definisce un "capitano", uno di quel tipo di uomini che oggi, nei tempi relativamente pacifici e pacifisti che per fortuna viviamo, non si distinguono più: uno che era in grado, anche grazie al coraggio "fisico", al repentaglio a cui esponeva la propria vita, di porsi come capo naturale a chi gli sta intorno e di trascinarli nella direzione prescelta."

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