“Secondo alcune interpretazioni Weimar fu una repubblica senza repubblicani e comunque rappresenta una speranza delusa” (Lucio Villari).
Dopo la fine della Prima guerra mondiale nella Germania, cuore dell’Europa, c’è miseria, rabbia e frustrazione. Sulle ceneri dell’impero nasce un forte desiderio di rivincita e rinnovamento, che si esprime con straordinaria energia nella breve e tragica stagione della Repubblica di Weimar, proclamata nel novembre del 1918 ma a cui si darà formale avvio qualche mese dopo.
Il 6 febbraio 1919, a Weimar, città della Turingia in pochi giorni vengono eletti il presidente della Repubblica, Friedrich Ebert e si forma il primo governo guidato da Philipp Scheidemann, ma a Berlino e nella Baviera in particolare la situazione resta molto tesa.
La Repubblica di Weimar sopravvivrà solo quindici anni, fino all’avvento nel 1933, di Adolf Hitler, dal 30 gennaio di quell’anno Cancelliere della Germania. Un mese dopo va a fuoco il Reichstag. E il 10 maggio bruciano i libri di tanti scrittori, artisti e intellettuali che avevano arricchito Weimar e il mondo intero di idee e opere universali.
Il tempo e la storia: La Repubblica di Weimar
di Roberto Fagiolo con il prof. Lucio Villari
La Costituzione di Weimar (da storiaxxisecolo.it)
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Il 19 gennaio 1919 si tiene la consultazione nazionale per l'elezione dei deputati all'Assemblea costituente che deve redigere la Costituzione e, nonostante il boicottaggio dei comunisti, più di trenta milioni di tedeschi vanno alle urne. Il partito socialdemocratico esce vincitore dalla consultazione e la neo-eletta Assemblea costituente esprime una maggioranza di fautori della democrazia borghese.
L'assemblea è inaugurata solennemente il 9 febbraio 1919 e due giorni più tardi elegge presidente Ebert che, a sua volta incarica il socialdemocratico Philipp Scheidemann di formare un governo.
A Versailles, nel frattempo, una delegazione tedesca, che vi è stata invitata con disprezzo a ricevere le condizioni di pace. Il trattato di Versailles impone pesanti gravami economici, politici e psicologici alla Germania sconfitta. L'Alsazia-Lorena è restituita alla Francia, la Prussia orientale viene separata dal cuore della Germania con la cessione alla Polonia della Prussia occidentale, della Slesia superiore e della Posuania. Danzica diventa una città libera, il Belgio acquista alcuni piccoli distretti, la Germania è privata di tutte le sue colonie, si proibisce la fusione con l'Austria, si impone l'occupazione militare della sponda sinistra del Reno.Da subito, gli alleati prendono possesso del bacino della Saar. L’esercito tedesco viene ridotto a 100.000 effettivi, la marina a 16.000, l’aeronautica vietata. Ma le condizioni più inaccettabili sono quelle contenute negli articoli che privano i tedeschi di quella cosa intangibile che è "l'onore". Il trattato prevede la consegna da parte della Germania dei "criminali di guerra", incluso il deposto imperatore, perché siano processati per "atrocità" e nell'articolo 231 insiste perché "la Germania e i suoi alleati" accettino "la responsabilità" di aver provocato tutte le perdite e i danni "cui le potenze alleate erano state esposte dalla loro aggressione". La clausola ma viene subito bollata come la "clausola di colpa"
La Costituzione viene approvata dopo sei mesi di lavori, il 31 luglio del 1919, e diviene legge l'11 agosto. All’epoca viene considerata un gioiello di liberalità, basata com’è su di un delicato mélange di parlamentarismo e presidenzialismo. Molti diritti ed istituzioni, che oggi sono normali in tutti i paesi democratici, nascono proprio in quei giorni. PrevedeVA:
- una repubblica federale (il territorio viene suddiviso in 17 Lander = regioni);
- un Reichstag eletto a suffragio universale, a partire dai vent'anni di età, con il sistema proporzionale, cui spetta il potere legislativo;
- la possibilità di promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare;
- un presidente del Reich eletto direttamente ogni 7 anni, cui spetta il potere esecutivo, la nomina del cancelliere, la guida dell'esercito.
- Per la prima volta, anche le donne hanno il diritto di voto e i sindacati ottengono competenze importanti che possono migliorare la situazione dei lavoratori.
Insomma, sono gettate le basi per far crescere una nazione democratica. La Germania adotta perfino una nuova bandiera, quella nera, rossa e oro del 1848. Ma l'articolo 48 della Costituzione avrebbe purtroppo assunto una grave importanza storica: esso prevede che, ove la sicurezza dello Stato sia posta in pericolo, il presidente abbia facoltà di prendere provvedimenti d'emergenza con valore di legge.
La Repubblica delle arti: il cinema
L’Espressionismo, come movimento artistico, apparve per la prima volta intorno al 1908, principalmente nel campo della pittura e del teatro. Adottato in diversi paesi d’Europa, raggiunse la sua più intensa manifestazione in Germania. [...] In pittura l’espressionismo si raccolse intorno a due gruppi principali: quello di Il Ponte e quello del Cavaliere Azzurro. I tratti più comuni dell’estetica espressionista furono quelli di evitare le sfumature, i chiaroscuri, e tutte quelle operazioni sul colore che garantivano ai dipinti realisti un preciso senso del volume e della profondità, facendo uso di ampi campi di colori luminosi, piatti. Le espressioni dei personaggi ritratti erano grottesche, angosciate, le prospettive distorte. Nel cinema .... continua a leggere su brevestoriadelcinema.altervista.org
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