Di che più si cura la passione dei sensi eccitata dal vino? Non sa più distinguere l'inguine dalla bocca, colei che nel colmo della notte morde grandi ostriche, quando spumeggiano i profumi profusi nel puro Falerno, quando si tracanna dalle conchiglie e il soffitto ondeggia nell'ebbrezza e sulla mensa paiono doppie le lucerne. Dubita ora della smorfia con cui Tullia assorbe l'aria, o di quel che dice Maura malfamata all'altra Maura, sua sorella di latte, quando passano davanti all'altare dell'antica Pudicizia. Di notte proprio qui che fan fermare le loro lettighe, e smaniose d'orinare, inondano la faccia della dea coi loro lunghi zampilli, e si cavalcano a vicenda, e s'agitano l'una addosso all'altra sotto il lume della luna. Poi ritornano a casa: e tu, al mattino, quando ti rechi a visitare gli amici potenti, calpesti l'urina di tua moglie! Chi non conosce i misteri della Dea Bona? Il flauto eccita i lombi: stravolte dal suono del flauto